Cosa è successo alla piccola neonata morta due giorni dopo essere venuta al mondo nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Acireale?
È la domanda che si pongono i genitori della piccola ed è la domanda a cui cerca di dare una risposta anche la procura di Catania che ha aperto una inchiesta dopo la denuncia del padre della piccola.
Ci sono alcuni punti certi, come ci spiega il legale della famiglia l’avvocato Gianluca Costantino: il 23 dicembre la signora si è recata per un consueto controllo presso l’ospedale acese e lì le è stato detto che avrebbero eseguito un parto cesareo il 31 dicembre. La signora, dunque, si reca il 30 dicembre in ospedale per essere ricoverata ma le viene detto che la bambina non è più in posizione podalica e dunque non si rende più necessario il parto cesareo e si attenderà la rottura delle acque. E così ogni 3 giorni la signora va a fare i controlli fino a quando avviene la rottura delle acque ossia il 15 gennaio. La donna ha un travaglio di 25 ore e solo dopo 25 ore i dottori ritengono che forse è meglio eseguire un cesareo. Quando però la bambina nasce, ci spiega l’avvocato, manifesta importanti problemi respiratori e viene subito trasferita al Cannizzaro dove, purtroppo, morirà 2 giorni dopo. Nello stesso ospedale viene portata anche la madre: due giorni dopo il parto cesareo viene dimessa dall’ospedale di Acireale ma a casa comincia ad accusare forti dolori e febbre e così il marito la accompagna subito al pronto soccorso del Cannizzaro dove viene ricoverata in prognosi riservata forse per una forte infezione. La donna, che sta meglio, dovrebbe essere dimessa in queste ore.
Dunque ci sono dei punti da chiarire ed ecco perché il PM titolare dell’inchiesta ha disposto il sequestro della salma della neonata e la cartella clinica dell’ospedale di Acireale.
Si attende di conoscere quando verrà eseguita l’autopsia. Dovranno essere eseguite anche delle analisi – ci spiega l’avvocato – sul Liquido amniotico e sulla placenta.