Sgominato dai carabinieri del comando provinciale di Catania nell’ambito dell’operazione denominata Saracena un gruppo mafioso legato alla famiglia Mazzei, che operava a Bronte, Maniace, Maletto e zone limitrofe. 18 le persone arrestate, mentre per un diciannovesimo la misura sarà valutata dopo l’interrogatorio preventivo. Nell’operazione, coordinata dalla Dda etnea, individuati gli elementi apicali del clan che, secondo l’accusa, gestiva un vasto giro di estorsioni ai danni di imprenditori locali, un fiorente traffico di stupefacenti e controllava le attività dell’area di sua ‘competenza’. Nei confronti dei 18 indagati, tra Randazzo e Milano, ipotizzati a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti aggravato dal metodo mafioso. Al vertice dell’operazione risulterebbe esserci Francesco Montagno Bozzone. Referenti della cosca sarebbero Eugenio Spitaleri, che avrebbe assunto la direzione dell’organizzazione su Bronte e Maletto, e Mario Galati Rando a Maniace. Emersa la presenza anche di un’altra articolazione mafiosa, il gruppo Lo Cicero, attivo tra Adrano e Bronte e diretto, appunto, da Cristian Lo Cicero. Nel novembre del 2020, dopo l’arresto di Salvatore Catania e Montagno Bozzone, quest’ultimo condannato a nove anni di reclusione per un’estorsione ai danni dell’imprenditore e attuale sindaco di Maletto, Giuseppe Capizzi, al comando sarebbe passato Spitaleri. Il clan utilizzava nomi in codice, evitando di specificare dettagli nei loro incontri e ricorrendo a telefoni occasionali e Sim intestate a estranei al gruppo. Accertati quattro episodi di estorsione nei confronti di imprenditori locali. Spitaleri avrebbe imposto la propria “protezione” a un’importante azienda attiva nel commercio delle fragole di Maletto, tentando di estendere tale imposizione ad altri imprenditori del settore. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno eseguito sette arresti in flagranza di reato e una denuncia in stato di libertà’ per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e sequestrato un chilo di marijuana, 200 grammi di cocaina e 3.500 euro in contanti. Nell’inchiesta ci sono altri 15 indagati che riceveranno la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
(ANSA) – CATANIA, 03 MAR – Un gruppo mafioso legato alla ‘famiglia’ Mazzei, quest’ultima appartenente a Cosa nostra etnea, che operava Bronte, Maniace, Maletto e zone limitrofe è stato sgominato da carabinieri del comando provinciale di Catania che hanno arrestato 18 persone. Le indagini dell’operazione, denominata ‘Saracena’, coordinate dalla Dda etnea, hanno permesso di individuare anche gli elementi apicali del clan che, secondo l’accusa, gestiva un vasto giro di estorsioni ai danni di imprenditori locali, un fiorente traffico di stupefacenti e controllava le attività dell’area di sua ‘competenza’. Nei confronti dei 18 indagati, tra Randazzo e Milano, è stata eseguita, da oltre 200 carabinieri del comando provinciale di Catania, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ipotizza, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti aggravato dal metodo mafioso. L’inchiesta ‘Saracena’ si basa su indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Randazzo coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania (ANSA).
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