ACI SANT'ANTONIO - RIFIUTI E CARCASSE DI ANIMALI, UNA DENUNCIA

di Veronica Puglisi
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Dalla gestione non autorizzata di rifiuti anche pericolosi, alla violazione delle prescrizioni in materia di tutela sanitaria dei lavoratori dipendenti, alla realizzazione di una discarica abusiva su un terreno soggetto a vincoli archeologici e paesaggistici. Sono numerose le contestazioni avanzate nei confronti di un 64enne di Aci Catena dopo l’ispezione effettuata dai carabinieri in un allevamento di ovini e caprini ad Aci Sant’Antonio. I militari hanno effettuato i controlli con il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale, il Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Messina e il personale medico veterinario dell’ASP di Acireale. Nell’allevamento , situato vicino via Sciare Esposito, le forze dell’ordine hanno accertato la presenza di rifiuti di vario genere, come plastica, carcasse di animali e amianto. All’interno di alcuni fabbricati, i Carabinieri hanno trovato una vasca contenente circa 50 litri di latte, ovino e caprino, che il 64enne continuava ad utilizzare per la produzione di formaggi nonostante, già nel marzo 2019, fosse stato colpito da un provvedimento di divieto in quanto l’azienda era priva di registrazione sanitaria Al 64enne era stato intimato di mettersi in regola prima di riprendere la produzione di latticini ma non ha mai ottemperato alle prescrizioni. L’ispezione ha portato anche al sequestro di alcune aree dell’allevamento. I Carabinieri hanno sospeso l’attività.

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