CARINI - SCIAGURA 1972, I FAMILIARI CHIEDONO VERITA’

di Veronica Puglisi
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Cercano verità i familiari dei piloti Roberto Bartoli e Bruno Dini che persero la vita nel disastro aereo avvenuto il 5 maggio 1972, quando un DC-8, precipitò durante la fase di atterraggio nei pressi di Carini, in provincia di Palermo, causando la morte di tutte le 115 persone a bordo, tra cui i due piloti. Avvolte ne mistero le cause della sciagura di Montagna Longa. “Non posso più tollerare che la memoria di mio padre venga infangata da ricostruzioni superficiali e infondate. La verità è un diritto che spetta a me e mia madre e non smetteremo di lottare per ottenerla”, dice Alessandra Dini, figlia del secondo pilota Bruno Dini, in una dichiarazione riportata dall’agenzia Ansa. “La nostra battaglia non è solo per onorare la memoria di nostro zio, ma per fare luce su una tragedia che ha segnato la nostra famiglia”, aggiunge Roberto De Re, nipote del primo pilota Roberto Bartoli. “Sembra paradossale, ha dichiarato l’avvocato Stefano Maccioni che rappresenta i famigliari dei due piloti, non riuscire ad avere la disponibilità del nastro del (registratore di volo) e dei nastri e bobine magnetiche contenenti le conversazioni di quel volo. Questi materiali più volte sono stati richiesti al Tribunale di Catania fin dal 2023 e risultano tra i reperti custoditi nell’archivio dal 9 maggio 2006, ma lo stesso ufficio giudiziario non ha mai fornito risposte. Incredibilmente la scatola nera, pur rinvenuta funzionante, presentava il nastro tagliato e quindi non avrebbe registrato in particolare le fasi finali del volo”.”La nostra richiesta è semplice: vogliamo che venga fatta giustizia. Non vogliamo più vivere nell’incertezza e nel dolore”, concludono Dini e De Re.

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