5 Novembre 2024

COMISO - SCIPPO, LA VITTIMA NON RICORDA NULLA

di Veronica Puglisi
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Degli attimi tremendi vissuti la signora non ricorda nulla, lo scippo di cui è rimasta vittima sabato pomeriggio ha lasciato però ferite visibili: un trauma cranico e quattro costole fratturate. A testimoniare la violenza un video estrapolato dalla telecamere di videosorveglianza che racconta i momenti vissuti da una signora di 89 anni a Comiso ricoverata nel reparto di neurologia dell’ospedale Guzzardi di Vittoria. Si stava recando a messa nella chiesa di Sant’Antonio quando un giovane che indossava il casco a bordo di uno scooter all’angolo tra via Faggi e via degli eucalipti ha notato l’anziana che camminava da sola sul marciapiede. Dalle immagini è visibile come a quel punto ha attraversato la strada e si è posizionato di fronte, all’angolo opposto, ha fatto inversione, ha aspettato e, quando la signora ha percorso l’incrocio dove inizialmente il giovane si era fermato, le ha strappato la borsa con violenza facendola cadere a terra. L’anziana rimane a terra immobile per qualche istante per essere poi soccorsa da alcuni passanti. Pare che la donna avesse solo qualche spicciolo dentro la borsa, hanno detto i familiari, ma a preoccupare è soprattutto l’inaudita violenza e l’aggressività di quanto accaduto. “Tutta la mia solidarietà e vicinanza- ha scritto in un post il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari- alla signora che ieri, vittima di una rapina violenta, è stata fatta cadere a terra riportando contusioni e fratture. Ho appena sentito il nostro Commissario di PS, la quale mi ha rassicurato che si giungerà presto ad individuare l’autore del gravissimo reato. Che poi la pena -ed è questo un mio personale punto di vista – non sarà commisurata al danno ed al dolore fisico che la vittima affronta e dovrà affrontare purtroppo è una triste certezza: attendiamo al più presto maggiore fermezza e severità dal Legislatore”. A Comiso non si parla d’altro, più di una persona sostiene che lo scooterista sarebbe stato autore di episodi simili. Sul caso vige il massimo riserbo delle forze dell’ordine che stanno indagando per risalire all’autore dell’efferato e inaudito gesto.

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