immagini rissa
Una pagina triste, in antitesi con i sani valori dello sport, riprovevole sottolineiamo che racconta di un grave momento accaduto ieri a Vittoria, all’esterno dello stadio “Gianni Cosimo” in procinto dell’inizio della partita Vittoria Milazzo. Si stanno analizzando le immagini riprese dalla polizia scientifica per individuare gli autori della rissa , con tanto di lancio di pietre, scoppiata al momento dell’arrivo dei 113 tifosi del Milazzo. 20 in totale i componenti delle due tifoserie che hanno dato vita agli scontri. L’intervento immediato della polizia ha impedito che la rissa degenerasse. Tre agenti hanno subito delle lievi contusioni. Circa 10 minuti di violenza che ha avuto inizio verso le 13:30. I tifosi del Milazzo sono giunti allo stadio scortati dalla polizia ma questo non ha impedito alle due tifoserie di dare vita agli scontri. Un Episodio da cui prende le distanze con una nota La FC Vittoria Calcio. La nostra società prende con decisione le distanze da qualsiasi comportamento che sia contrario ai valori di rispetto e sportività che da sempre promuoviamo. La società ribadisce il proprio impegno a collaborare con le forze dell’ordine e con le istituzioni sportive per garantire che episodi del genere non si ripetano, riaffermando il nostro obiettivo di rendere lo stadio un luogo sicuro e accogliente per tutti. La partita, fanno sapere, si è poi svolta regolarmente e all’interno dello stadio le due tifoserie non sono mai entrate in ‘contatto’. E il sindaco di Vittoria Francesco Aiello, in un post su facebook scrive: era nell’aria questa cosa, tanto che i presidi a tutela erano stati rafforzati dalle forze dell’ordine. Sembrano in verità riti più che fatti casuali. Credo che bisogna impedire che queste organizzazioni possano insediarsi nelle curve dei campi di calcio. Occorre, scrive, un’attività preventiva di formazione civile, con un codice sanzionatorio preciso, chi commette atti di violenza prima, durante o dopo le partite va espulso dall’accesso di tutti gli stadi d’Italia. Si attendono adesso i provvedimenti dopo l’individuazione dei responsabili che di certo non rappresentano l’emblema di una sana e corretta visione del calcio e dello sport in generale.