SANTA CROCE CAMERINA - TENTATA ESTORSIONE E RISSE, ARRESTI E DENUNCE

3 italiani e due stranieri devono rispondere di tentata estorsione, spaccio di sostanze stupedacenti e rissa aggravata reati avvenuti tra il dicembre del 2024 e il marzo scorso. La procura di Ragusa ha richiesto ed ottenuto dal GIP un’ordinanza di misura cautelare nei confronti dei 5. La procura ha delegato i carabinieri del nucleo operativo di Ragusa per le indagini che hanno preso il via dopo la denuncia presentata ai Carabinieri di Santa Croce Camerina di una famiglia tunisina residenti in città da qualche anno che a causa di un presunto debito per l’acquisto di stupefacente da parte del figlio maggiore, aveva subìto nello scorso mese di dicembre un tentativo di estorsione da parte di una famiglia di Santa Croce, che a più riprese e minacciosamente ne aveva richiesto il pagamento.
Il debito contratto e le minacce tramite social network per riscuotere le somme mai ricevute, hanno poi segnato il passo verso un’escalation che, dalla pretesa estorsiva nei confronti della famiglia tunisina, è infine culminata in due pesanti risse aggravate, avvenute lo scorso marzo a pochi giorni di distanza l’una dall’altra, la seconda in iazza Vittorio Emanuele II di Santa Croce Camerina, al termine della quale, uno dei giovani camarinensi aveva riportato ferite da taglio.
Per questi episodi sono scattati gli arresti domiciliari per un 20enne di Santa Croce Camerina, indagato per spaccio di sostanze stupefacenti, tentativo di estorsione in concorso e rissa aggravata, un 25enne tunisino, per lesioni personali aggravate, per la partecipazione alle risse e il porto di oggetti atti ad offendere.
Obbligo di firma e obbligo di dimora per le altre persone coinvolti nel tentativo di estorsione, un 53enne ed un 28enne, camarinensi, rispettivamente padre e fratello dell’arrestato, mentre sottoposizione all’obbligo di dimora nel comune di Santa Croce Camerina anche per un 59enne tunisino, padre dell’arrestato.
Nel corso dell’operazione i Carabinieri hanno anche effettuato una serie di perquisizioni personali, nei locali denunciando 4 uomini coinvolti a vario titolo nelle due risse.