Dopo la notizia dell’inchiesta a Messina in cui è indagato per tentato depistaggio insieme al chirurgo plastico ed ex docente universitario Francesco Stagno d’Alcontres, interviene l’imprenditore Vincenzo Franza, amministratore delegato di Caronte & Tourist Isole Minori, sottolineando di “non aver ancora ricevuto alcuna notifica di atti da cui risulti la propria sottoposizione a indagine”. D’Alcontres è finito agli arresti domiciliari il 5 dicembre per concussione, corruzione, induzione indebita e truffa aggravata. Ora parte un secondo filone dell’indagine che lo riguarda, per tentativo di depistaggio in concorso delle indagini della Procura di Barcellona su un incidente sul lavoro accaduto a Salina, nel maggio 2024, a un marittimo della Caronte & Tourist. “Sin da ora – afferma l’armatore – chiarisco di non avere mai avanzato richieste al prof. Stagno di formulare una prognosi diversa da quella che ritenesse corretta, essendomi limitato a richiedere, oltre a generiche notizie sullo stato di salute, la trasmissione del referto iniziale del pronto soccorso di Lipari, da cui già risultava una prognosi di 30 giorni. Peraltro, dopo aver ottenuto il referto, non lo contattai più”. Secondo Franza “non c’è stato, pertanto, alcun depistaggio, neanche tentato, del procedimento per l’incidente Nerea. Quanto, poi, al presunto rifiuto di consegnare la cartella clinica alla polizia giudiziaria, è da escludere – dice – che io abbia spinto il primario a tale condotta. La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori è, e sempre sarà, un valore irrinunciabile per il Gruppo Caronte & Tourist. Confido nell’operato della magistratura – conclude Vincenzo Franza – certo che l’attività degli inquirenti consentirà di fare completa chiarezza sui fatti e di accertare la mia totale estraneità alle condotte contestate”.
MESSINA - TENTATO DEPISTAGGIO, PARLA VINCENZO FRANZA
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