PALERMO - TRUFFA, INDAGATO IMPRENDITORE ANTIMAFIA

di Veronica Puglisi
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Aveva denunciato il pizzo ribellandosi al racket, rappresentando una città che si oppone ai soprusi divenendo un noto esponente dell’antimafia palermitana, ricevendo attestati di solidarietà dalla società civile e dalla politica dopo la sua denuncia nei confronti dei suoi estorsori che gli avevano chiesto soldi della messa a posto nei cantieri edili dove l’impresa, la Mosina Costruzioni, stava operando. Oggi l’imprenditore edile Giuseppe Piraino è finito sotto i riflettori perchè accusato di aver portato a termine 15 truffe legate ai bonus edilizi. L’indagine condotta dalla guardia di finanza, coordinata dalla Dda di Palermo guidata dal procuratore Maurizio de Lucia, ipotizza i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebita compensazione di crediti inesistenti. Le fiamme gialle hanno eseguito il sequestro preventivo per un importo complessivo di oltre 3 milioni e mezzo di euro. A dare il via agli accertamenti un esposto presentato dalla proprietaria di un immobile in un condominio di Palermo in cui si evidenziavano alcune irregolarità nei lavori di ristrutturazione della facciata dello stabile condominiale. L’indagine si è sviluppata attraverso la consultazione di banche dati, la disamina di documentazione tecnica acquisita al Comune di Palermo, l’esecuzione di sopralluoghi nei i cantieri e l’escussione di oltre 30 amministratori di condomini. All’esito delle attività è stato appurata la totale o parziale assenza dei lavori, la carenza della documentazione. Quantificati in circa 7 milioni di euro l’ammontare complessivo dei “bonus facciate” inesistenti. In alcuni casi, in particolare, nonostante la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (C.I.L.A.) sia stata trasmessa agli Enti competenti nel 2022, la consegna del cantiere con contestuale avvio dei lavori è stata retrodatata al 30 dicembre del 2021, in modo da non perdere il diritto alla detrazione nella misura del 90%. Per il gip di Palermo in Giuseppe Piraino, riporta l’agenzia Ansa, c’era la totale assenza di remore nella commissione dei raggiri. Recentemente aveva aderito al movimento Controcorrente del deputato regionale Ismaele La Vardera che a settembre aveva presentato una denuncia alle forze dell’ordine dopo una minaccia, che coinvolgeva anche lui, ricevuta da Piraino.

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