AGRIGENTO - UN CADAVERE TRA LE STERPAGLIE

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La certezza assoluta ancora non c’è, ma investigatori e inquirenti sono convinti che il cadavere ritrovato fra l’erba alta di via Gramsci, a ridosso del Giardino botanico di Agrigento, sia dell’algerino 69enne Mohamed Balahouane, scomparso all’inizio di maggio. Il cadavere dell’uomo, in avanzato stato di decomposizione, è stato ritrovato in tarda mattinata da un cittadino che stava passeggiando e che, sentendo un odore nauseabondo, ha cercato di capire da dove arrivasse facendo la macabra scoperta. Poco dopo sul posto, nel quartiere di Bonamorone, sono arrivate le pattuglie dei militari dell’Arma della sezione Radiomobile insieme al PM Gaspare Bentivegna e al medico legale che ha eseguito una prima ispezione cadaverica cercando innanzitutto di capire se ci siano segno riconducibili a una morte violenta. Il corpo giaceva a circa un metro di distanza dal guardrail. La salma è stata condotta al cimitero Piano Gatta, dove quasi certamente sarà eseguita l’autopsia. Mohamed Balahouane viveva ad Agrigento da 40 anni e qui lavorava come bracciante agricolo. Non era sposato e abitava in una abitazione del centro storico distante non più di 4 km dal luogo del ritrovamento. Un’area impervia, non particolarmente trafficata, gli inquirenti dovranno capire dunque anche come l’uomo sia arrivato fin lì e se vivo o già morto.

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