ELEZIONI PROVINCIALI - NESSUN ACCORDO NEL CENTRODESTRA

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Niente da fare, l’accordo nel centrodestra regionale su come spartirsi le province non c’è. Ieri pomeriggio non solo il vertice del centrodestra a Palermo si è concluso con un nulla di fatto ma ci si è genericamente aggiornati alla prossima settimana, senza una data ben precisa, nonostante il termine ultimo del 7 aprile per la presentazione delle liste sia ormai dietro l’angolo. Restano fermi al palo, pertanto, in tutte e sei le province chiamate al voto per le elezioni di secondo livello del 27 aprile, i sindaci aspiranti candidati alla carica di presidenti dei liberi consorzi comunali. I partiti stanno entrando in fibrillazione ed è molto probabile che ritengano opportuno iniziare ad incontrarsi e confrontarsi a livello provinciale, senza aspettare i diktat dei coordinatori regionali, per non perdere altro tempo, mentre i candidati dell’area di centrosinistra, e in provincia di Ragusa anche quello della DC, Gianfranco Fidone, pensano già ai consiglieri comunali da candidare e ai programmi. Il consiglio provinciale sarà composto dal presidente della provincia e da un numero di consiglieri che varierà in base alla popolazione residente: 16 consiglieri, se la popolazione è superiore a 700.000 abitanti; 12 se la popolazione è compresa tra 300.000 e 700.000 abitanti; 10 consiglieri, se la popolazione è inferiore a 300.000 abitanti.

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