TRAPANI - SI DIMETTE IL MANAGER FERDINANDO CROCE

“Mi è stato chiesto perché non mi fossi dimesso prima, avevo la necessità che questa assise parlamentare mi ascoltasse, non potevo farlo prima. Se devo pagare, come è evidente che sembra, lo faccio, lo accetto. Ma non dovevo essere punito”. Con queste parole il manager Ferdinando Croce nel suo intervento durato un’ora e mezza davanti alla commissione Salute dell’Ars, ha annunciato le sue dimissioni da direttore generale dell’asp di Trapani, dopo il caso scoppiato sui risultati dei referti istologici consegnati in ritardo a centinaia di pazienti. Croce era stato sospeso dalla carica a marzo quando la Regione Siciliana aveva avviato un procedimento di decadenza a suo carico. Porgo le scuse per tutto quello che è accaduto, nel ruolo e nella responsabilità che mi contraddistingue”, ha detto. “In questi mesi, ha dichiarato all’ansa, ho presentato agli ispettori della Regione, agli ispettori del ministero e all’autorità giudiziaria la documentazione che attesta il mio lavoro per risolvere una vicenda dolorosa, che ha comportato la sofferenza per tanti pazienti e per le loro famiglie. Ho cercato come ho potuto, in pochi mesi, di risolvere quel che si era determinato negli anni precedenti”. “Mi conforta, poiché sono un servitore delle Istituzioni, la serena consapevolezza che con la stessa linearità con cui è stato adottato un provvedimento ingiusto possa essere riconosciuta la mia professionalità non appena su questa vicenda verrà scritta la parola fine. La Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria, riunita ieri dall’assessore alla Sanità Daniela Faraoni che presiede l’organismo, aveva espresso parere favorevole alla decadenza dalla carica di direttore generale di Ferdinando Croce. La decisione è stata presa all’unanimità . I componenti della Conferenza, si legge nel verbale visionato dall’Ansa, concordano sulla gravità dei fatti contestati e sulle oggettive responsabilità gestionali in capo al direttore generale.