PONTE SULLO STRETTO - CIUCCI RASSICURA ANAC,”SEGUITA BEST PRACTICE”

di Viviana Sammito
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Pietro Ciucci, amministrator edlegato della società stretto di messina, ha rassicurato il Giuseppe Busìa, presidente del’autorità anti corruzione che ha sollevtao alcune perplessità sul rogetto del ponte sullos tertto di messina: un progetto- ha detto – che sarà approvato per fasi successive e questa incertezza si riflette sui costi: per questo sarebbe auspicabile si arrivasse nel frattempo al progetto esecutivo per dare al governo e al parlamento una visione chiara di quali sono almeno i costi iniziali. La Progettazione esecutiva per fasi costruttive è in linea con le best practice internazionali – ha risposto Ciucci – e, al contrario dei timori espressi, ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi. La fattibilità tecnica del progetto non è mai stata messa in discussione e non c’è indeterminatezza sui costi”. ‘Costi opera certi. Difesa da criminalità è essenziale’, ha prosgeuit Ciucci rispondend alle perpesicità sui sub appalti dove più facilmente si insinua la mafia: “non c’è alcun rischio di superare il tetto del 50% dei costi così come previsto dalla Direttiva Ue e richiamato nel DL 35/2023. In ogni caso la crescita del valore dell’investimento da 8,5 miliardi del 2011 ai 13,5 del Def 2024 non si riferisce a maggiori opere ma al forte aumento dei prezzi registrato negli ultimi 2 anni”. Così l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, interpellato dall’ANSA dopo l’audizione del presidente dell’Anac sul dl Infrastrutture che sottolinea come: “La difesa da qualunque infiltrazione criminale è una precondizione essenziale per svolgere il lavoro nella piena legalità, indispensabile per realizzare l’opera nel rispetto dei tempi, dei costi e della qualità”. Sulle preoccupazioni di Anac intervengono le opposizioni: Per legge, sul Ponte sullo Stretto si è deciso di non indire una gara europea; è invece necessario rafforzare i controlli antimafia, perché con il codice degli appalti voluto da Salvini sono previsti affidamenti diretti fino a 150 mila euro. L’appello dell’ANAC – ha denunciato Angelo Bonelli – deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde- resta purtroppo inascoltato dal governo Meloni, che continua a ignorare i rischi di opacità e di infiltrazioni criminali legati a un’opera di questa portata”.

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