ll Dipartimento regionale della Protezione Civile ha annunciato il completamento della prima fase di una cruciale manovra d’emergenza: il collegamento diretto tra il Lago Arancio e l’impianto di potabilizzazione di Sambuca di Sicilia. Sfruttando le condotte esistenti del Consorzio di Bonifica di Agrigento e l’adduttore del Garcia, l’operazione ha già prodotto un risultato tangibile. Domenica, il nuovo apporto idrico è entrato in funzione, garantendo un incremento di 97 litri al secondo (l/s) dal Lago Arancio. In questo modo la portata complessiva in arrivo al potabilizzatore di Sambuca, che alimenta il territorio trapanese, passa così da 200 l/s a 247 l/s”. Le misure d’emergenza, come sottolinea la Protezione Civile, hanno complessivamente aumentato del 30% le dotazioni idropotabili, un risultato significativo nella lotta contro la siccità. L’attenzione resta alta: è imminente l’avvio del pompaggio per trasferire acqua dall’invaso Arancio verso il Lago Garcia, al fine di incrementare ulteriormente le riserve strategiche. ENEL ha anche completato la dotazione tecnologica, stabilizzando la fornitura elettrica. Ciò ridurrà il “rischio di interruzioni non programmate in futuro”, cruciale per mantenere l’impianto in piena operatività. Nonostante il successo delle misure emergenziali, la Protezione Civile lancia un avvertimento: “Purtroppo persiste il deficit di piovosità nell’area del Garcia e nelle zone interne della Sicilia occidentale.” Le precipitazioni sono state insufficienti per riempire gli invasi, mantenendo la situazione di siccità critica e obbligando le autorità a mantenere alta l’attenzione. Mentre gli uffici lavorano sulle condotte, la terra siciliana si mobilita. Gli agricoltori della regione, guidati da Coldiretti Sicilia, hanno indetto una grande manifestazione a Palermo per domani. Il corteo attraverserà Via Vittorio Emanuele per culminare in Piazza del Parlamento, dove una delegazione incontrerà i capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS). La protesta non è solo contro la siccità naturale, ma contro la gestione infrastrutturale della risorsa idrica. “Non è possibile avere ancora dighe che disperdono acqua in mare, reti colabrodo, sistemi di distribuzione arcaici che nulla hanno a che vedere con un’agricoltura moderna, dove le risorse idriche rappresentano la base dello sviluppo” – Coldiretti Sicilia. Gli agricoltori chiedono un cambio di passo immediato, denunciando lo spreco di una risorsa vitale a causa di strutture obsolete e inefficienze. La piattaforma che sarà presentata ai dirigenti dell’ARS mira a sbloccare gli investimenti per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della rete idrica regionale.
Il Dipartimento regionale della protezione civile della Regione Siciliana comunica che è stata “completata la prima fase del collegamento diretto tra il lago Arancio e l’impianto di potabilizzazione di Sambuca di Sicilia, sfruttando le esistenti condotte del consorzio di bonifica di Agrigento e l’adduttore del Garcia al potabilizzatore di Sambuca”. Questo nuovo apporto idrico, entrato in funzione nella giornata di domenica “garantisce 97 l/s aggiuntivi dal lago Arancio che si sommano ai 150 l/s attualmente prelevati dal Garcia (ridotti rispetto ai precedenti 200 l/s in ragione dell’abbassamento delle riserve del bacino). In questo modo la portata complessiva in arrivo al potabilizzatore di Sambuca, che alimenta il territorio trapanese, passa così da 200 l/s a 247 l/s”.
Il collegamento era già stato individuato dal Servizio territoriale di Trapani del Dipartimento di Protezione Civile e disposto dal Capo Dipartimento a Sicilacque che lo ha attivato in collaborazione con il Consorzio di bonifica di Agrigento. Inoltre al fine di incrementare ulteriormente le disponibilità idrica utile a superare la fase emergenziale, si informa che è imminente l’ attivazione del pompaggio dall’invaso Arancio verso il lago Garcia. “Infine, anche la fornitura elettrica al dissalatore di Trapani è in via di stabilizzazione in quanto ENEL ha completato la dotazione tecnologica necessaria a dare continuità di esercizio, riducendo in modo significativo il rischio di interruzioni non programmate in futuro”, dice la Protezione civile. Che aggiunge: “Purtroppo persiste il deficit di piovosità nell’area del Garcia e nelle zone interne della Sicilia occidentale, con precipitazioni insufficienti a determinare un riempimento degli invasi. Pertanto, nonostante le misure emergenziali poste in essere che hanno aumentato del 30% le dotazioni idropotabili, resta alta l’attenzione”.
Siccità: agricoltori in piazza a Palermo, Coldiretti ‘basta dighe fatiscenti e reti colabrodo’
L’appuntamento è per domani alle 9 a piazza Marina, il corteo raggiungerà piazza del Parlamento
Agricoltori in piazza domani a Palermo per dire basta a “una gestione dell’acqua schizofrenica”. In migliaia si daranno appuntamento, alle 9, a piazza Marina, da dove partirà il corteo che si snoderà per via Vittorio Emanuele fino ad arrivare a piazza del Parlamento.
“Non è possibile avere ancora dighe che disperdono acqua in mare – dice Coldiretti Sicilia -, reti colabrodo, sistemi di distribuzione arcaici che nulla hanno a che vedere con un’agricoltura moderna, dove le risorse idriche rappresentano la base dello sviluppo”. Una delegazione di dirigenti incontrerà i capigruppo dell’Assemblea regionale siciliana, ai quali sarà illustrata la piattaforma.