BRUXELLES - COLDIRETTI: “NON E’ L’EUROPA CHE VOGLIAMO”

di Veronica Puglisi
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Manifestazione oggi a Bruxelles che vede Coldiretti Sicilia sfilare con migliaia di agricoltori arrivati da tutt’Europa. Una protesta per portare avanti una serie di rivendicazioni per salvare, dice l’associazione, l’agricoltura europea e la sicurezza alimentare. Con il presidente e il segretario generale di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, presenti agricoltori provenienti da tutta Italia, compresi molti giovani che, dice Coldiretti, saranno le prime vittime della riduzione del 25% dei fondi della Politica agricola comune e della sua diluizione in un fondo unico. Per l’Italia si tratta di un taglio netto di 9 miliardi, che salgono a 90 se si considera l’intera Ue, ricorda Coldiretti. “Siamo venuti a Bruxelles, dice Francesco Ferreri Presidente regionale Coldiretti Sicilia, per difendere l’agricoltura siciliana vittima di un sistema di tecnocrati che stanno distruggendo il sistema Europa.
FRANCESCO FERRERI PRESIDENTE REGIONALE COLDIRETTI SICILIA

Con i cartelli in mano il messaggio scandito dalle migliaia di agricoltori di Coldiretti scesi pacificamente in piazza è “Non è questa l’Europa che vogliamo”. Per presidente Ettore Prandini : “Gli altri Paesi agiscono per salvaguardare le proprie produzioni, mentre l’Europa è oggi incapace di proteggere i suoi settori chiave. Senza investimenti perderemo competitività, innovazione e slancio vitale”. Il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo ha rimarcato: “Noi siamo europeisti per vocazione, non esiste un altro settore produttivo, in Italia, che abbia avuto più dell’agricoltura e dell’agroalimentare un rapporto così profondo e continuativo con il meccanismo europeo ma questa Europa ha bisogno di uscire dal coma in cui la stanno gettando i tecnocrati”.

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