2 Maggio 2024
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SICCITA' - COLDIRETTI: “SERVE PIANO ACQUE”

di Marco Scavino
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Ignazio Gibiino, vicepresidente regionale di Coldiretti Sicilia, non usa giri di parole a maggio si vedranno i reali danni dettati dalla scarsità delle piogge. Un’emergenza che ha fatto scattare in Sicilia un nuovo piano di razionamento dopo quello di inizio gennaio che riguarderà complessivamente 93 Comuni serviti da Siciliacque, compresi nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani, per un bacino di circa 850 mila residenti. Le riduzioni della portata d’acqua sono comprese fra il 10% e il 45% a seconda degli acquedotti che alimentano i serbatoi comunali. “Da quasi cento anni non si verificava una situazione simile in Sicilia. Coldiretti Sicilia evidenzia che il problema non investe solo il settore agricolo, ma anche la popolazione. “occorre un piano acque. “Gli agricoltori sono stanchi di vedere l’acqua scorrere nei fiumi e finire a mare. Non possiamo perdere più neppure una goccia e non possiamo farlo neppure dai depuratori”. Innanzi tutto occorre intervenire sulle dighe. “Bisogna metterle nelle condizioni di poter ricevere il massimo di risorsa idrica – avverte -. Molte in Sicilia ancora oggi, dopo tanti anni dalla loro creazione, non sono state collaudate. In prospettiva, invece, occorre “un nuovo piano di accumulo delle acque, quindi incentivi per la creazione non solo di dighe pubbliche destinate a essere affidate ai Consorzi di bonifica per l’irrigazione durante il periodo di massima necessità, ma anche nuovi bandi per laghetti collinari per uso privato, . Non ultimo migliorare i processi di depurazione delle acque reflue e, in casi estremi, riattivare dissalatori, come quello di Gela, per potere utilizzare l’acqua dissalata per uso civile e agricolo”.

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