PRIOLO GARGALLO - DEPURATORE, COSTITUITA LA TASK FORCE

di Viviana Sammito
88 visite

E’ stata costituita la task force tecnica per fornire risultanze su valori emissivi in miglioramento dal depuratore Ias S.p.A. (Industria Acqua Siracusana) di Priolo Gargallo, dopo lo stop deciso dal tribunale di Siracusa. La decisione del Giudice rischia di compromettere attività di importanti aziende chimiche, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e azzerando un’intera filiera industriale sul territorio siciliano. Si è tenuto stamattina il tavolo tecnico, a cui erano presenti il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, rappresentanti delle forze produttive e sindacali del territorio, nella sede del Ministero delle impeese del made in italy durante il quale il ministro Adolfo Urso ha dichiarato che “è decisivo il nuovo pronunciamento del Giudice per revocare la chiusura del depuratore, alla luce delle nuove evidenze sulle emissioni, che sono in netto miglioramento”. Per giungere a un nuovo pronunciamento dell’autorità giudiziaria, è stata costituita appunto la task force tecnica, tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Regione Siciliana, che raccoglierà e analizzerà gli aggiornamenti sulle emissioni del depuratore che, dalle recenti rilevazioni, condotte dai gestori dei singoli stabilimenti industriali e da ARPA Sicilia, indicherebbero un trend positivo sui valori dei reflui industriali. La task force fornirà tutti gli elementi utili per sollecitare un nuovo pronunciamento del GIP di Siracusa, al fine di consentire la prosecuzione delle attività del depuratore e il completamento degli interventi necessari per l’adeguamento degli impianti di trattamento delle acque entro i primi mesi del 2026. “La Regione segue con la massima attenzione questa vicenda – ha confermato il governatore – con il duplice obiettivo di salvaguardare la continuità del polo industriale e garantire il rispetto delle normative ambientali». Per la Filctem Cgil invece “Non c’è alcun atto concreto da parte del Governo, per accelerare le azioni utili a scongiurare fermi produttivi e a coniugare la tutela dell’ambiente con il diritto al lavoro di un’area fondamentale per la Sicilia e per il Paese”. C’è – hanno concluso i sindacati – la necessità di rafforzare gli investimenti per la riconversione green da parte delle imprese e del pubblico affinché nella transizione non si perda nemmeno un posto di lavoro.

Potrebbe interessarti anche:

©2022 Video Mediterraneo – Powered by Rubidia. Tutti i diritti riservati | R.V.M. Srl – S.S. 115 Km 339,500 – Modica (RG) | P.Iva 00857190888.