Nessuna richiesta è pervenuta al Mimit dai sindaci del territorio. Lo chiarisce la nota del ministero alle imprese ed al made in italy dopo le polemiche scoppiate per l’assenza dei sindaci di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa nelle discussioni sul futuro del polo petrolchimico di Priolo e del depuratore consortile IAS, dopo lo stop dell’attività imposto dal tribunale di siracusa.
Il Tavolo Priolo, che si è svolto a Palazzo Piacentini giovedì 21 novembre, è il frutto di un protocollo che prevede che la rappresentanza degli enti locali sia esercitata dalla regione interessata, in questo caso la Regione Siciliana. Tuttavia, come da prassi, dinanzi a una richiesta specifica degli enti locali, il Mimit può valutare – d’intesa con la regione – l’estensione della partecipazione. Ad oggi, nessuna richiesta formale è stata avanzata: – si legge nella nota del mimit- quando ciò avverrà, il Mimit la esaminerà con la dovuta attenzione e ne terrà conto per le future convocazioni. il 3 dicmebre è un’altra data importante per la sicilia e l’Italia: si conoscerà la posizione del govenro nazionale sulle sorti degli stabilimenti eni versalis, in particolr mdood di ragusa e priolo garagallo. nel contesto del Tavolo sull’industria chimica nazionale la rappresentanza dei territori e delle loro istanze – ha precisato il mimit – sarà garantita dalle regioni competenti e, per il Tavolo sull’industria chimica italiana, dalla regione capofila in materia.
PRIOLO GARGALLO - DEPURATORE, NESSUNA ISTANZA DEI SINDACI
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