Fare piena luce sull’origine degli incendi che hanno devastato il territorio negli ultimi giorni, rispettivamente a Siracusa città, dove le fiamme hanno lambito diverse abitazioni, e nello stabilimento Ecomac di Augusta, da cui si è sprigionata una nube tossica visibile a chilometri di distanza. E’ quanto chiede il Codacons che ha ha depositato due distinti esposti alla procura della repubblica di Siracusa. Sui roghi divampati ieri in vari quartieri di Siracusa, da via Elorina a Targia, fino alla zona industriale, l’associazione intende accertare l’eventuale natura dolosa degli eventi, d’altra parte, riporta la nota, le circostanze in cui si sono sviluppati i focolai, lasciano aperti dubbi inquietanti. In relazione, invece, all’incendio dello scorso 5 luglio nell’impianto Ecomac, il Codacons evidenzia l’allarme generato tra la popolazione di Augusta e Priolo, colpita da una nube scura e maleodorante. L’associazione ha chiesto alla magistratura di accertare se siano stati rispettati i protocolli di sicurezza ambientale e se vi siano state negligenze nella gestione del sito. Il Codacons inoltre invoca un piano straordinario antincendio per le aree a rischio e chiede alla Regione di promuovere una campagna permanente di informazione e prevenzione, coinvolgendo cittadini, aziende e scuole. L’associazione si dichiara pronta a costituirsi parte offesa nei procedimenti penali che dovessero essere avviati dalla magistratura aretusea. A chiedere un’indagine indipendente per accertare le cause dell’incendio e le eventuali responsabilità, Rifondazione Comunista Siracusa, Partito Comunista Italiano, Siracusa Ribelle e Sinistra Italiana Circolo di Augusta. Le istituzioni e le autorità competenti, scrivono, devono intervenire immediatamente: non è più accettabile sacrificare la salute dei cittadini e il futuro dei nostri figli. Intanto Il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare ha revocato ieri pomeriggio l’ordinanza che imponeva il rifugio al chiuso per la popolazione.
INCENDI - CODACONS PRESENTA DUE ESPOSTI IN PROCURA
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