“L’emergenza idrica in Sicilia va risolta al più presto. Non possiamo rischiare di avvicinarci all’estate e chiedere ai turisti di razionare l’acqua. Sarebbe una follia. Io mi auguro che il Governo aiuti la Regione siciliana a trovare una soluzione immediata, non possiamo perdere tempo. E’ l’allarme lanciato all’adnkronos dal Presidente regionale di Federalberghi Sicilia Nico Torrisi che punta l’attenzione sull’approssimarsi della stagione estiva e sull’andamento del turismo in questi giorni particolarmente caldi per la Sicilia. “Il turismo i Sicilia gode per ora di ottima salute – spiega ancora all’Adnkronos il Presidente di Federalberghi Nico Torrisi- e non c’è preoccupazione, per ora appare inverosimile che non si trovi una soluzione. Penso a luoghi turistici come Dubai che sono nel deserto e dove l’acqua non manca mai. Intanto per la Protezione civile regionale le presenze di turisti nella stagione estiva “possono determinare un ulteriore aggravamento del quadro generale delle esigenze”. “Appare necessario – ha scritto il capo della protezione civile regionale, Salvo Cocina, nella richiesta approvata in giunta e trasmessa a Palazzo Chigi – l’intervento dello Stato per il reperimento, sul territorio nazionale e fuori, e la pronta attivazione di risorse, prioritariamente quelli di enti pubblici e delle forze armate, (autocisterne, navi cisterna, impianti mobili dissalatori) per garantire nel brevissimo periodo una fornitura idropotabile, sia pur in quantità ridotte, alle utenze a maggior crisi. A chiedere un intervento urgente da Roma anche l’assessore regionale all’agricoltura Luca Sammartino per I danni stimati fino a 2,5 miliardi di euro. Nella richiesta di stato d’emergenza avanzata dalla giunta di Renato Schifani al governo Meloni, c’è anche la domanda di utilizzo immediato delle navi cisterna e di quelle con funzioni di dissalatori per riempire gli invasi siciliani.
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