ETNA - IL SERVIZIO ALPINO RACCOMANDA PRUDENZA

di Veronica Puglisi
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Il servizio regionale Sicilia del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) raccomanda massima prudenza sull’Etna, di restare a non meno di 200 metri dal fronte della colata lavica, dove si potrebbero verificare esplosioni freatiche con proiezione di blocchi e frammenti di lava incandescente, che potrebbero colpire quanti si trovino in prossimità del fronte della colata. La colata lavica che si è originata l’8 febbraio sull’Etna a quota 3000 metri da una fessura eruttiva alla base meridionale del cratere bocca nuova, sta scendendo lentamente con discreta alimentazione ed è giunta a quota 1900 metri circa e potrebbe attraversare la pista alto montana. La colata lavica si sviluppa ad alta quota, in aree interessate da neve e ghiaccio, dove, si può essere colti dalla nebbia, perdendo l’orientamento. Quindi la raccomandazione ai visitatori è “estrema prudenza e di farsi preferibilmente accompagnare da guide alpine o da guide vulcanologiche, al fine di ridurre i rischi”. Ad intervenire il sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno. “Frammenti di lava incandescente possono raggiungere curiosi ed escursionisti sprovveduti con conseguenze che è facile immaginare. Va bene, quindi, ammirare lo spettacolo ma la sicurezza viene prima di ogni altra cosa”. Il primo cittadino raccomanda “il massimo della sicurezza ai cittadini che si avventurano sulle sommità del vulcano” e d’intesa d”intesa con la Protezione Civile regionale, si appresta alla firma di un’ordinanza in tal senso.

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