Su indicazione dei ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, gli uffici legislativi dei due dicasteri hanno dato mandato all’Avvocatura dello Stato di presentare immediato appello avverso il provvedimento del Gip di Siracusa del 31 luglio 2024, che ordina l’interruzione dell’attività produttiva dello stabilimento Isab di Priolo. Il provvedimento riguarda il depuratore Ias, in cui si trattano i reflui civili di due Comuni, Priolo e Melilli, e i fanghi della zona industriale siracusana, posto sotto sequestro dal giugno del 2022 nell’ambito di un’inchiesta della Procura per disastro ambientale. IN SOSTANZA IL PROVVEDIMENTO BLOCCA le industrie CHE non potranno più far confluire i reflui nell’impianto che, secondo i periti nominati dai magistrati, inquina. Il provvedimento del gip ERA ARRIVATO dopo un’istanza dell’amministratore giudiziario di Ias e dopo il parere della Procura di Siracusa del 5 luglio scorso con cui si chiede di “non autorizzare l’immissione dei reflui nel depuratore” per via della “illegittima azione amministrativa”. E’ lo stesso giudice che aveva sollevato nel giugno scorso, di fronte alla Consulta, la questione di legittimità costituzionale di una delle norme del “salva Isab”,
PRIOLO GARGALLO - ISAB, MINISTRI ANNUNCIANO RICORSO
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