Chiedono un incontro urgente e al contempo annunciano iniziative di mobilitazione necessarie se non ci saranno risposte. E’ quanto contenuto nella lettera inviata al Presidente della Regione Sicilia Schifani ed a molti altri interlocutori politici e istituzionali siciliani e nazionali da Altragricoltura Sicilia, Sifus, Coordinamento Agrecologico Sicilia e l’Associazione “Le Partite Iva Italia” . Abbiamo la certezza che non dobbiamo discutere solo di soluzioni, ma soprattutto di quantificare il danno che irresponsabilmente è stato creato all’agricoltura e alla zootecnia, nonostante i numerosi appelli giunti da tutto il mondo sindacale e dalle associazioni di categoria. Il Coordinamento Regionale Siciliano di Altragricoltura sta sviluppando una serie di incontri e attività con gli agricoltori, i tecnici ed altre realtà sociali con l’obiettivo di porre il tema dell’acqua in Sicilia nelle iniziative in preparazione dell’autunno per affrontare la gravissima crisi delle aree rurali e della pesca. Il Presidente della Regione, come tutti gli altri portatori di responsabilità politica e istituzionale, ha chiaro che bisogna sedersi tutti intorno ad un tavolo per salvare l’isola dalla progressiva desertificazione, utilizzando l’autonomia speciale e l’insularità, – conclude la nota, le uniche risorse che nessuno potrà toglierle. Intanto dalla regione è arrivato l’ok all’uso dell’acqua della diga Pozzillo per agrumeti e zootecnia nell’ennese e nel catanese. Lo ha stabilito un’ordinanza del commissario delegato per l’emergenza idrica in Agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, che prevede un volume totale di 150 mila metri cubi di acqua utilizzabile per la seconda irrigazione di soccorso, esclusivamente per gli agrumeti nelle aree irrigue del Consorzio di bonifica di Enna, anche fuori comprensorio consortile, e per gli usi zootecnici. Il provvedimento dispone anche che Enel, gestore dell’invaso, attivi un monitoraggio dell’ittiofauna presente nel lago in modo da assicurarne la salvaguardia, prevenire condizioni di crisi e avviare, qualora fosse necessario, il trasferimento dei pesci. Tutte le attività, conclude la nota, dovranno svolgersi nel rispetto dei provvedimenti straordinari per l’utilizzo dei volumi idrici residui
CRISI IDRICA - LE RICHIESTE DI ALTRAGRICOLTURA
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