BELPASSO - “MIO FIGLIO DISABILE NON PUÒ ANDARE A SCUOLA”

di Sarah Donzuso
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Da più di 10 giorni mio figlio – affetto dalla Sindrome di Aicardi-Goutières, una patologia rarissima che non gli consente di camminare e di alimentarsi da solo -non può andare a scuola.

È la denuncia che arriva da Pamela, la mamma di un bimbo di 6 anni che dovrebbe frequentare l’I.C. Marconi di Paternò, scuola che lo accoglie già da 4 anni dove ha un insegnante di sostegno, due assistenti alla comunicazione ma dove non c’è un assistente che possa imboccare il bimbo per la merenda perché può anche correre il rischio di soffocare, come già successo 2 volte. In questi anni ha provveduto la famiglia utilizzando i voucher messi a disposizione dal comune di Belpasso, comune di residenza della famiglia, e che hanno consentito la presenza di personale esterno.
Così come fatto anche per la prima parte di questo anno scolastico dove sia la mamma prima che personale esterno dopo hanno aiutato il bimbo

Questo fino a dicembre. Esaurendosi i voucher, la scuola ha provveduto con personale esterno pagato dalla stessa scuola ma questo contratto è scaduto il 7 febbraio. E così il bimbo da quel giorno è a casa.

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La preside ha inviato un messaggio alla famiglia in cui si sottolinea che la scuola ha sempre garantito l’assistenza igienica di base e la somministrazione della merenda al bambino. Il personale scolastico, tuttavia spaventatosi per gli episodi di soffocamento, ha espresso l’impossibilità a svolgere questa attività, che esula dalle loro mansioni di base previste dal CCNL, ricorda la dirigente che comunque ha sollecitato sia il comune di Paternò che quello di Belpasso per l’assegnazione di un operatore socio-sanitario specializzato e ha chiesto alla famiglia a completare la documentazione necessaria

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Mamma

A sostenere la famiglia anche la presidente dell’associazione ‘Il sorriso di Riccardo’ Maria Teresa Tripodi che chiede che ci sia dialogo tra le istituzioni

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Contattato il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, ci conferma che sono stati erogati dei voucher grazie alle risorse stanziate dalla Regione Siciliana, somme trasferite al comune capofila del Distretto socio- sanitario D18 che è Paternò e poi riassegnate al nostro comune solo nel mese di dicembre 2024 e gennaio 2025

Difficoltà che hanno rallentato l’iter amministrativo; “ciononostante – dice il sindaco – il nostro comune, attraverso il settore dei servizi sociali, ha sempre dimostrato alla famiglia di essersi attivata per venire incontro alle giuste richieste”

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