Ai tanti giovani che sono scesi in piazza, anche in Sicilia, per scioperare per la giustizia climatica e sociale, il governo nazionale e regionale stanno regalando loro un futuro fossile. Lo ha dichiarato Tommaso Castronovo presidente di Legambiente Sicilia, dopo la proroga di altri quattro anni di concessione per la Vega Alfa, la piattaforma di estrazione del petrolio situata a largo delle coste iblee. Mentre il governo nazionale vara il decreto-legge Ambiente, riporta la nota di Legambiente, dove vengono avviate semplificazioni per avvantaggiare esclusivamente gas e nucleare, la Sicilia riprende la strada del gas e del petrolio con i nuovi pozzi Argo e Cassiopea di fronte a Licata e con la proroga alla piattaforma Vega Alfa. Eppure la crisi climatica che prima veniva negata, oggi non può essere più taciuta o ignorata. La siccità in Sicilia, sta piegando le aziende agricole con un perdita netta di oltre 3 miliardi di fatturato del settore. “Anche se il mondo scientifico ci dice che dobbiamo agire con urgenza per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti- dichiara Anita Astuto responsabile Energia e clima di Legambiente Sicilia, si moltiplicano le opposizioni dei territori agli impianti eolici e fotovoltaici e anche agrivoltaici, che sono uno dei pochi strumenti che abbiamo per ridurre le emissioni per la produzione di energia”. E’ necessario accelerare sulla transizione energetic, attraverso la diffusione delle soluzioni tecnologiche disponibili e già mature offerte dagli impianti a fonti rinnovabili. E per compiere questa accelerazione occorre consapevolezza sia da parte delle istituzioni nazionali, regionali e locali sia dei proponenti che devono offrire occasioni di progettazione partecipata alle comunità per implementarne ove possibile i bisogni.
AMBIENTE - “PROSEGUE STRATEGIA FOSSILE IN SICILIA”
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