ENI VERSALIS - STOP ANTICIPATO A PRIOLO, DUBBI E REAZIONI

Siamo ancora al doppio binario: subito, adesso, di premura, la fermata, poi, dopo, gli investimenti e i risvolti occupazionali. A parlare il segretario provinciale e quello regionale di Sinistra Italiana Siracusa Sebastiano Zappulla e Pierpaolo Montalto e il senatore di Alleanza Verdi Sinistra Tino Magni che intervengono sull’annuncio di Eni Versalis di anticipare di due mesi e dunque al 1 luglio la fermata e lo smantellamento degli impianti Cracking e Aromatici a Priolo. Ieri, riporta la nota, l’azienda, le segreterie di categoria e le Rsu (cgil, uil e cisl) hanno sottoscritto un verbale in cui i rappresentanti dei lavoratori valutano positivamente lo spirito del confronto e si ripromettono di monitorare l’avanzamento del programma. Le attività di fermata, bonifica e smantellamento degli impianti dureranno circa 18 mesi e vedranno impiegati i lavoratori Versalis e lavoratori locali. Riteniamo sbagliato non occuparsi adesso, in questa fase, degli effetti, secondo noi drammatici, che il piano avrà sull’occupazione, soprattutto dell’indotto. Gli interventi di fermata e bonifica degli impianti richiedono l’intervento del personale diretto, quindi di Versalis, e solo di alcune delle ditte specializzate e non di tutto l’indotto. Sinistra Italiana considera sbagliato l’approccio di affrontare separatamente le diverse crisi emerse in questi anni. Sasol, Eni Versalis, Ias, GOIEnergy e il crollo dell’indotto metalmeccanico, elettrico, strumentale, edile e dei servizi sono tutte figlie di una stessa crisi su cui il Governo Meloni e il governo Schifani avevano promesso impegno e soluzioni ma di cui si sono perse le tracce. Un settore, dicono, che sta perdendo pezzi e competitività, ma soprattutto l’occasione storica di agganciarsi alla transizione energetica. Anche Cgil Sicilia esprime dubbi sull’urgenza di un’operazione che farà venire meno alla Sicilia un tassello importante dell’assetto industriale. La creazione di una bioraffineria tutta purtroppo ancora da verificare non agirà da volano, scrive il sindacato, incapace com’è logicamente di interfacciarsi e creare una filiera di produzioni collegate.