MARINA DI RAGUSA - TERNA SOSPENDE LAVORI ELETTRODOTTO

di Viviana Sammito
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Terna – Rete Elettrica Nazionale S.p.A – sospende le operazioni del passaggio di un elettrodotto a 150 kv sui terreni di 13 proprietari terrieri in c.da Gravina, al confine tra Scicli e Ragusa, in territorio di Marina di Ragusa. L’avvocato, Giovanni Raudino, che assiste i 13 cittadini coinvolti da queste operazioni, ha chiarito che Terna si è resa conto delle ragioni espresse e del potenziale danno grave ed irreparabile derivante all’attuazione coattiva dell’occupazione dei terreni, decidendo al momento di desistere. Entro il mese di agosto le parti valuteranno la fattibilità di realizzare la prosecuzione dell’impianto attraverso un percorso alternativo, che eviterà da un lato ogni danno per le ditte proprietarie e dall’altro compoeterà per Terna l’azzeramento di tutti costi per gli indennizzi derivanti dalla occupazione e dal deprezzamento dei 13 fondi , stante che il percorso alternativo riguarderà una strada in disuso e un solo terreno che sarà messo a disposizione gratuitamente da un noto imprenditore. Agricoltori e proprietari terrieri hanno visto nelle opere di cablatura non solo un’imposizione, ma anche un danno potenziale alle loro proprietà e all’ambiente circostante. Le preoccupazioni sono varie e vanno dalla possibile riduzione del valore dei terreni a rischi legati alla salute e alla sicurezza, fino all’impatto sulla qualità del panorama naturale che caratterizza la zona. Ieri è stata la giornata del siti in dei 13 proprietari terrieri che sosì hanno inteso esprimere il litorale disaccordo sulle operazioni di terna, motivandole fino a raggiungere un accordo “in un clima caratterizzato dal massimo buon senso – ha aggiunto l’avvocato Raudino – da assoluta serenità di intenti, le parti si sono impegnate attraverso relazioni peritali e verifiche sui luoghi, di esaminare la concreta possibilità di fare eseguire le opere lungo un tracciato diverso, con l’eliminazione di ogni danno alle proprietà, alle coltivazioni in corso evitando il notevole deprezzamento del fondo.

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