Si avvalevano di escavatori e autocarri, di provenienza furtiva, impiegati per distruggere gli ingressi delle attività prese di mira, al fine di creare un varco che consentisse un rapido accesso ai locali e l’asportazione agevole delle casseforti. Cinque i componenti della banda dell’escavatore di Lentini e Francofonte arrestati dalla polizia. Sono ritenuti responsabili di rapina a mano armata e plurimi episodi di furti perpetrati attraverso la tecnica delle “spaccate” ai danni di attività commerciali, gioiellerie, istituti di credito e di uffici postali. Individuata nelle campagne di contrada “Cannellazza”, in territorio di Carlentini, la base operativa della “banda. Rinvenuti, in più circostanze, escavatori e camion rubati e parte del bottino asportato a Vizzini in occasione del furto in alcuni istituti bancari. La scelta non avveniva in maniera casuale. La collocazione strategica garantiva agevoli collegamenti con il territorio del calatino e della provincia nord di Siracusa e inoltre permetteva una fuga più semplice laddove vi fosse stata la presenza delle forze dell’ordine. Prima del compimento del colpo la banda eseguiva dei sopralluoghi nei punti di interesse. Alcuni componenti del commando erano conduttori di escavatori, capaci di eseguire il furto in pochi minuti e prima che le forze dell’ordine potessero giungere in tempo utile per riuscire ad intercettarli. La banda possedeva inoltre armi e materiale esplodente, quest’ultimo impiegato per lo sfondamento degli ATM sottratti durante i colpi agli istituti bancari. Il commando infatti utilizzava la tecnica della “marmotta”, un ordigno esplosivo che, una volta innescato, determinava la detonazione della cassa. Nel corso della notte i poliziotti del Commissariato di Lentini e della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere .
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