OPEN ARMS - LE PARTI CIVILI CHIEDONO 1MLN DI EURO

Oltre 1 milione di euro come risarcimento danni nei confronti dei propri assistiti, sia singoli naufraghi sia associazioni e organizzazioni non governative. E’ quanto hanno chiesto i legali di parte civile nell’udienza di oggi del processo Open Arms. E’ stata annunciata per il 18 ottobre, sempre nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, la prossima udienza per le arringhe difensive del processo a Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio per avere impedito cinque anni fa lo sbarco di 147 migranti e per il quale il pubblico ministero, nella sua requisitoria, ha chiesto sei anni di carcere. Dopo l’udienza del 18 ottobre ci sarà una ulteriore udienza per le eventuali repliche. Poi i giudici si riuniranno in camera di consiglio. Lo ha stabilito il Presidente della seconda sezione penale Roberto Murgia alla fine dell’udienza. Il Comune di Palermo, parte civile nel processo Open Arms oggi non si è presentato in aula. Senza la deposizione di una memoria decade come parte civile. “Credo che un’analisi completa e corretta degli atti, evidenzia che, non solo non c’è¨ stato mai un sequestro di persona, ma ci sono stati anche attenzione e scrupolo nell’assistere i migranti. Sono le parole dell’avvocato Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini, riportate dall’agenzia Ansa. Non vorrei che passasse il principio che, in questo processo, dobbiamo stabilire se è giusto o sbagliato sequestrare i migranti. Noi diciamo che non c’è¨ stato sequestro”. Intanto ha preso il via la mobilitazione in solidarietà del leader della Lega Matteo Salvini. Sono già oltre 5mila firme raccolte nella pagina #iostoconSalvini. Difendere i confini non è un reato, si ribadisce nella pagina, ma un dovere. “Matteo Salvini – la conclusione – ha agito da Ministro nel rispetto della legge”.