A Palermo continuano le indagini della Procura per confermare il racconto della tredicenne che ha denunciato di essere stata violentata la notte tra sabato e domenica dopo che si era allontanata dal reparto di Neuropsichiatria infantile dell’istituto mediterraneo di eccellenza pediatrica, l’Ospedale dei bambini, per andare nel quartiere Borgo vecchio, che dista circa 40 minuti a piedi, con un’amica più grande. Secondo il racconto della minore, le due hanno raggiunto un gruppo di ragazzi e con uno di questi la 13enne si è appartata per un rapporto consensuale, sfociato poi in violenza dopo i suoi dinieghi. La ragazzina è tornata in ospedale domenica mattina. Aveva bevuto alcolici – non sarebbe però stata ubriaca – e aveva fumato marijuana: è risultata, infatti, positiva alla Cannabis. Nel reparto c’era la madre, anche lei con problemi di dipendenza, e a quel punto ha raccontato di aver subito violenza. Gli investigatori della squadra mobile hanno sentito anche l’amica della ragazzina e stanno cercando il ragazzo – che sarebbe più grande della vittima – per interrogarlo. Sul caso hanno aperto fascicoli sia la procura ordinaria che quella per i minori. La ragazzina è seguita in Neuropsichiatria infantile da agosto dopo una serie di inserimenti in comunità socio assistenziali da cui è fuggita o è stata dimessa. Il servizio territoriale avrebbe stabilito che deve andare in una comunità terapeutica e per questo da un mese, è ricoverata nel reparto, in attesa dell’inserimento.
PALERMO - “RAPPORTO CONSENSUALE SFOCIATO IN VIOLENZA”
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