Fumata nera. Il centrodestra siciliano non ha ancora scelto nè i propri candidati alle poltrone di presidente nei sei liberi consorzi comunali siciliani (le tre città metropolitane, infatti, non sono coinvolte nelle elezioni provinciali del prossimo 27 aprile) nè come spartirsi i territori. Già, perchè l’attenzione, prima che sui nomi, è concentrata su questo. Ieri il vertice palermitano che ha visto i referenti dell’area tornare a confrontarsi, si è concluso con un nulla di fatto e ci si riunirà nuovamente lunedì. Nel frattempo, i partiti continueranno a dialogare al proprio interno per provare a fare sintesi. L’obiettivo di proporre in ogni provincia un candidato unitario al momento resta, ma lunedì si capirà se sarà possibile trovare un accordo o se ci sarà un liberi tutti, e le scelte dunque ricadranno sui singoli territori provinciali, con i loro coordinatori. Dal tavolo di ieri, inoltre, è emersa la volontà di chiedere al governo regionale di recepire, essendo l’isola a statuto speciale, la norma del decreto milleproroghe, recentemente approvato e convertito in legge, che elimina il limite di mandato dei 18 mesi. Se così fosse, anche i sindaci che stanno esaurendo il proprio incarico, potrebbero tornare in gara ed essere candidabili. Per quanto riguarda Ragusa, l’unico neo sembra essere rappresentato dalla DC che, avendo pubblicamente proposto la candidatura di Gianfranco Fidone, che con Radici Iblee sta andando avanti per tracciare il suo programma, pare abbia creato un po’ di malumore e qualche divisione. Fratelli d’Italia, infatti, vorrebbe mettere la propria bandierina sulla provincia iblea ed esprimere il proprio candidato da far votare a tutta la coalizione, ma la DC dell’on. Ignazio Abbate accetterà di fare un passo indietro?
ELEZIONI PROVINCIALI - FUMATA NERA DAL TAVOLO DI CENTRODESTRA
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