AGRICOLTURA - CRITICHE, PROTESTE E UNITA’ DI CRISI

Le proteste del mondo agricolo siciliano vanno avanti. Oggi manifestazione degli agricoltori e degli allevatori con partenza da Termini Imerese per poi interessare la SS 113 in direzione Cefalù. Si continua ad oltranza, dunque, nonostante l’annuncio di ieri del presidente della regione, Renato Schifani, relativo all’istituzione di un’Unità di crisi sull’agricoltura. A presiederla sarà l’assessore regionale al ramo, Luca Sammartino. La prima riunione è prevista per martedì alle 15 a Palazzo d’Orléans e ne faranno parte, oltre all’assessore, i dirigenti generali dei dipartimenti Agricoltura, Dasoe, Acqua e rifiuti e Protezione civile. La notizia dell’istituzione dell’Unità di Crisi è stata accolta favorevolmente dalla deputazione regionale, ma dal PD l’on. Nello Dipasquale fa sapere che il partito ne “monitorerà l’attività, perché il momento è grave, e la salute del comparto agricolo è seriamente a rischio”. “Chiediamo al presidente dell’Ars di riunire al più presto una conferenza dei capigruppo per convocare una seduta d’aula, al parlamento regionale, per confrontarci sulle iniziative da intraprendere a sostegno del comparto agricolo” dicono pd, Sud chiama Nord e Movimento 5 Stelle. Molto critico il portavoce provinciale del presidio di Modica Giovanni Arato. “Non è ammissibile tornare ad interloquire con chi ha già tradito in passato e continua a ricattare gli agricoltori. Memori delle esperienze passate, riteniamo vano, e addirittura deleterio, sedersi al tavolo di chi avrebbe dovuto tutelarci ed invece ha preferito venderci” ha detto, aggiungendo che “non è da tenere in considerazione alcun tipo di interlocuzione con gli esponenti politici regionali e con i rappresentanti istituzionali, a qualunque livello, nonché dei sindacati e di chiunque ha appetiti politici e necessità di visibilità finalizzata ad acquisire consensi popolari opportunistici”. Marcello Guastella, agricoltore siciliano organizzatore della protesta dei trattori a Ragusa, infine, fa una precisazione riguardo alla figura di Danilo Calvani quale leader nazionale della protesta dei trattori. “Non riconosciamo alcun leader nè nazionale nè regionale autoproclamatisi tali – dice – La nostra agricoltura é una cosa troppo seria che ha bisogno di tutto tranne che di generali e di strumentalizzazioni e non consentiremo a nessuno di rappresentare maldestramente gli agricoltori che da dieci giorni si muovono in coro per rivendicare i loro diritti”.