7 Ottobre 2024

IMMIGRAZIONE - NAUFRAGIO, PARLA L’ARCIVESCOVO

di Marco Scavino
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Settantasei migranti, fra cui 12 minori, sono giunti direttamente a molo Favarolo di Lampedusa. I profughi, egiziani, etiopi e siriani, hanno viaggiato, dopo aver pagato 6mila euro per la traversata, su un barcone di 12 metri partito da Sabratah in Libia. Nella tarda serata di ieri, giornata in cui sono stati recuperati 7 naufraghi che hanno raccontato che la loro barca si è ribaltata largo della Libia (21 i dispersi, fra cui 3 bambini), sono sbarcati 54 sudanesi e camerunensi. A soccorrerli, la motovedetta Cp327 della guardia costiera. Il barchino di metallo sul quale hanno viaggiato è partito da El Amra in Tunisia. All’hotspot di contrada Imbriacola sono, al momento, presenti 148 migranti. l’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, all’indomani del naufragio HA DETTO “ciò che impressiona – aggiunge il presule – è lo stupore che, ogni volta che avviene un naufragio, ci colpisce, come se fosse il primo e, soprattutto, come se non sapessimo che purtroppo non sarà di certo l’ultimo. nessuna politica potrà mai riuscire a frenare del tutto i flussi migratori che coinvolgono oggi oltre 218milioni di individui in tutto il mondo – sottolinea l’arcivescovo, riprendendo l’appello lanciato ieri dal sindaco di Lampedusa Filippo Mannino – . Occorre un cambio di paradigma nell’affrontare la questione migratoria, favorendo canali di ingresso legali e il rilascio più agevole dei visti e soprattutto incrementando notevolmente gli investimenti nella cooperazione . Ci auguriamo che il Giubileo del 2025 possa essere il tempo propizio per ritornare a parlare della remissione del debito in favore di tanti Paesi del Sud del mondo, ancora oggi soggiacenti alle influenze dei Paesi creditori”

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