STRAGE VIA D'AMELIO - UN MINUTO DI SILENZIO

di Veronica Puglisi
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AMBIENTALE
Sul palco allestito dal Movimento delle Agende Rosse i parenti delle vittime di mafia, insieme a Salvatore Borsellino e alla nipote Roberta Gatani della Casa di Paolo. In via D’Amelio è stato osservato un minuto di silenzio alle 16.58, nel momento esatto in cui avvenne l’attentato che costò la vita al giudice Paolo Borsellino e a cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina. Agende rosse alzate e i nomi pronunciati ad alta voce, e seguiti da applausi, delle vittime delle stragi del ’92: i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e degli agenti della scorta. Poi il coro ‘Fuori la mafia dallo Stato’ e l’inno nazionale. Tante le testimonianze all’interno del dibattito “Dietro le stragi: verità nascoste, verità negate”. Il fratello di Paolo Borsellino, Salvatore parla di anni di depistaggi e sentenze spesso contradditorie
AMBIENTALE SALVATORE BORSELLINO
Un lungo pomeriggio di celebrazioni che ha fatto seguito alla cerimonia di questa mattina durante la quale Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il capo della polizia di Stato Vittorio Pisani hanno deposto una corona di fiori in occasione del 32esimo anniversario della strage di via D’Amelio all’interno dell’Ufficio Scorte della questura di Palermo, che ricorda il sacrificio dei caduti nelle stragi di Capaci e via D’Amelio. A seguire la scopertura di una targa della rinnovata cappella della caserma “Pietro Lungaro”, intitolata a San Michele Arcangelo e la proiezione del docufilm: I ragazzi delle Scorte “Ricordo tutto”, dedicato al poliziotto Claudio Traina.

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