MARSALA - ASSISTENZA ALUNNO DISABILE, CONDANNATO COMUNE

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Il Tribunale civile ha condannato il Comune di Marsala per “condotta discriminatoria” nei confronti di un alunno a cui era stato negato il servizio di “assistenza all’autonomia e alla comunicazione”, nonostante fosse in possesso della certificazione prevista dalla legge 104/92.
La causa è stata promossa da Aca Sicilia, rappresentata dall’avvocata Valentina Piraino, che per un certo periodo, prima di dimettersi, è stata anche vice sindaco nell’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Grillo. Con questa sentenza il Tribunale di Marsala ha ribadito il principio secondo cui le difficoltà di bilancio del Comune non possono giustificare la mancata erogazione di un servizio essenziale come l’assistenza scolastica specializzata.
L’Asacom è, infatti, un diritto riconosciuto a tutti gli alunni con disabilità. La sentenza sottolinea, inoltre, che la quantificazione e l’organizzazione delle ore di assistenza spettano al gruppo di lavoro operativo e devono essere riportate nel Piano educativo individualizzato, che definisce in dettaglio i bisogni di ciascun alunno. Secondo l’avvocata Piraino “si tratta di una decisione destinata a fare scuola, perché stabilisce un precedente che potrà orientare future controversie in tutta Italia”.
“Le amministrazioni pubbliche – si legge nella pronuncia del Tribunale di Marsala – hanno il dovere di garantire i servizi di supporto necessari e non possono sottrarsi per motivi economici”. Aca Sicilia afferma che “continuerà a vigilare su scuole, Asp e Comuni affinché i diritti degli studenti con disabilità vengano rispettati pienamente” e ha invita le famiglie “a non arrendersi e a denunciare ogni comportamento che limiti l’accesso a un’istruzione inclusiva e paritaria”. (ANSA).

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