3 Maggio 2024
COOP

ARS - APPROVATA LA FINANZIARIA

di Katjuscia Carpentieri
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Con 39 voti favorevoli e 23 contrari, l’ARS ha approvato dopo una maratona di 24 ore il Disegno di legge di stabilità per il 2024, dopo l’ok al disegno di legge di stabilità, l’Ars ha approvato il bilancio della Regione e il disegno di legge stralcio con le norme del maxi emendamento, entrambi col voto contrario delle opposizioni che hanno insistito per la riscrittura dell’articolo contestando alcune norme, ma governo e maggioranza hanno tenuto, forti dei numeri, superando anche il voto segreto chiesto comma per comma dalla minoranza, in particolare da Antonello Cracolici del Pd. Dopo circa tre ore e mezzo, l’Ars ha approvato l’articolo ma la seduta è stata poi sospesa.
E’ stata soppressa la norma per le risorse al comune di Cerda (un milione di euro), è stato aumentato a tre milioni di euro lo stanziamento per i Comuni in sofferenza per i flussi migratori con l’inserimento anche di Trapani, Ragusa, Porto Palo di Capo Passero e Lampedusa passa l’obbligo per gli enti locali di restituire i fondi se non rispettano le forme di democrazia partecipata, disco rosso ai fondi per Monreale e Caltagirone.
Le norme di spesa sono finanziate con fondi regionali per oltre un miliardo di euro, senza fare ricorso a risorse extra regionali. “Ringrazio tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, la minoranza è stata leale e corretta nel rispetto dei tempi ed è un bellissimo segnale ha detto il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno

GAETANO GALVAGNO Presidente ARS

“Abbiamo messo i conti in sicurezza e abbiamo fatto una spesa equilibrata, abbiamo una legge di stabilità seria e solida anche grazie all’opposizione”, ha invece dichiarato l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone.

«La coalizione che sostiene il governo, ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha dato ancora una volta dimostrazione di compattezza e di solidità. Voglio sottolineare in ogni caso che evitare l’esercizio provvisorio non era un’impuntatura mia e del mio governo, ma un’esigenza sottolineata anche dal mondo delle imprese per liberare risorse certe in tempi celeri per lo sviluppo della nostra economia.

Sulla legge stralcio che contiene decine di norme ordinamentali inserite nel maxi emendamento alla finanziaria alcuni esponenti del governo ma anche parlamentari di entrambi gli schieramenti non escludono impugnative da parte del Consiglio dei ministri. Si tratta di norme che modificano o integrano altre leggi e che sono state proposte per lo più da parlamentari e per le quali non è stato seguito l’iter regolamentare, ovvero il passaggio nelle commissioni per i pareri di merito. Proprio per il rischio impugnativa è stato deciso di stralciarle dalla legge di stabilità, il cui testo finale varato dal Parlamento contiene trenta articoli. Oltre agli ordinamentali, anche alcune norme di spesa sempre della legge stralcio sono ritenute a rischio.

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