Il 2025 è l’anno in cui entreranno in vigore i nuovi obiettivi europei per la gestione dei rifiuti. Si passa da un obiettivo relativo alla raccolta differenziata ad uno relativo al riutilizzo e riciclo dei materiali derivanti da essa. In pratica non basta più differenziare almeno un tot di spazzatura, bisogna anche trattare e rimettere in circolo i materiali raccolti a norma di legge. Il target previsto dall’Unione Europea per il 2025 è del 55% di materiali riutilizzati o riciclati e secondo Federconsumatori Sicilia, si può già dire che la regione fallirà questo obiettivo.
ALFIO LA ROSA PRESIDENTE FEDERCONSUMATORI SICILIA
La provincia più virtuosa in Sicilia è Trapani, con il 78% di raccolta differenziata. Paradossalmente, però, proprio Trapani è una delle città in cui la TARI è più alta in Italia, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente. A Palermo la TARI è in crescita del 6,7% ma resta relativamente bassa, in media 335 euro, a fronte di una raccolta differenziata inchiodata al 16,9%. E’ chiaro che se a Palermo si differenzia poco e si paga poco, mentre a Trapani si differenzia tanto e si paga tanto, il cittadino è fortemente disincentivato a fare la raccolta correttamente. Federconsumatori Sicilia, per questo, continuerà a battersi contro il nuovo piano rifiuti regionale, che non va affatto nella direzione chiesta dall’Europa.
ALFIO LA ROSA PRESIDENTE FEDERCONSUMATORI SICILIA
RIFIUTI - LA ROSA: “SICILIA FALLIRA’ OBIETTIVI EUROPEI”
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