La nomina di Schifani quale “Commissario straordinario”, soprattutto dopo l’ultima modifica approvata alla Camera dei Deputati, rappresenta una violazione delle leggi in materia di poteri speciali. Queste leggi, che discendono dalla disciplina europea, sono nette nello stabilire che l’emanazione delle ordinanze commissariali sono subordinate alla sussistenza di presupposti di fatto e di diritto che devono essere espressamente indicate. Lo hanno ribadito Legambiente Sicilia, WWF Sicilia, Zero Waste Sicilia e Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni che hanno esposto oggi in conferenza stampa all’Ars i ricorsi depositati avverso gli ultimi atti in materia di gestione dei rifiuti. Per le associazioni Il DPCM con il quale viene nominato Schifani, non soltanto non fa alcuna menzione circa una possibile situazione di emergenza del sistema integrato dei rifiuti della Regione siciliana tale da giustificare il ricorso a poteri straordinari, ma di più non garantisce un quadro definito circa i poteri derogatori. Le associazioni con il ricorso depositato chiedono oltre l’annullamento, previa sospensione, del DPCM di nomina, anche l’annullamento di ogni altro atto consequenziale, ossia l’approvazione della valutazione ambientale strategica al Piano rifiuti che a breve dovrebbe essere approvato proprio dal Commissario Schifani e che contiene la previsione di due inceneritori a Palermo e a Catania.
TOMMASO CASTRONOVO Presidente Legambiente Sicilia
Le associazioni annunciano l’avvio di una campagna di informazione e mobilitazione nei territori per mettere al centro, dicono, le vere priorità per superare le criticità gestionali e infrastrutturali del ciclo dei rifiuti.
GIAMPIERO TRIZZINO Esperto Diritto Ambientale Zero Waste Sicilia