19 Maggio 2024
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ALTAVILLA MILICIA - ANCORA NON TUMULATE SALME FRATELLI

di Marco Scavino
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CRO:Strage in famiglia
2024-03-21 12:48
Strage in famiglia: ancora in deposito le salme dei fratellini
Non ci sono posti al Comune di Altavilla Milicia
ALTAVILLA MILICIA
(ANSA) – ALTAVILLA MILICIA, 21 MAR – Sono ancora in deposito nel cimitero di Altavilla Milicia le salme dei due fratellini Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5 anni i cui corpi senza vita dopo terribili torture sono stati trovati nella villa lo scorso 11 febbraio. Furono uccisi, insieme alla madre Antonella, secondo quanto hanno accertato le indagini dei carabinieri, dal padre Giovanni Barreca, dalla figlia di 17 anni e dai due santoni Sabrina Fina e Massimo Carandente. Tutti e quattro sono in carcere con l’accusa di omicidio. Le salme non sono state ancora tumulate perché nel cimitero del Comune non ci sono posti. A fare la scoperta un appuntato dei carabinieri in pensione. “Il 16 marzo è morto mio cognato – racconta Nicola Martorana – dopo la funzione siamo andati al cimitero e la salma di mio cognato è stata messa in deposito. Qui abbiamo visto che ci sono ancora le salme dei due ragazzini uccisi nella terebice vicenda di Altavilla e altre tre bare, due uomini e una donna. Un uomo è morto da sei mesi e si trova ancora lì. Nella camera mortuaria c’era un cattivo odore insopportabile. Non ci è stato detto quando sarà seppellito mio cognato. E’ davvero ingiusto”. (ANSA).
Y93-FI/ S45 QBKS

– “Siamo pronti a depositare il disegno di legge per l’introduzione del reato di manipolazione mentale connesso alla presenza di numerose sette: sono almeno trecentomila, secondo quanto riferito da un giornale autorevole come Famiglia Cristiana, gli italiani vittime di questo fenomeno”. Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi”. “La vicenda di Altavilla, ma prima ancora quella del Forteto, in Toscana – aggiunge Antoniozzi – ha disvelato un mondo sommerso di ‘santoni’ e ‘guru’ che approfittano in diversi modi della debolezza di tante persone, che vanno tutelate. Sul Forteto grande merito per la denuncia va a Giovanni Donzelli, all’epoca dei fatti consigliere regionale in Toscana, e ai giornalisti Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni autori del bellissimo libro ‘Nella setta’. Il ddl prevede pene per gli autori del reato di manipolazione fino a 6 anni di carcere ( aumentabili di un terzo per determinate circostanze)e un fondo per il risarcimento delle vittime”. “Sono certo – conclude Antoniozzi – che anche l’opposizione saprà condividere questo percorso a tutela di tanti nostri connazionali e contro chi utilizza metodi criminali per imbonire le persone”. (ANSA).
DA-COM/ S45 QBKS

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