Centinaia in piazza questa mattina, davanti la prefettura di Palermo, per protestare dopo la morte, avvenuta ieri a Casteldaccia, di cinque operai. L’iniziativa è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil che hanno indetto anche quattro ore di sciopero generale a cui si affianca quello di 8 ore proclamato dalle segreterie provinciali di Fillea, Filca, Feneal. «Chiediamo più verifiche, più controlli, più ispezioni. Assunzione di ispettori e tecnici della prevenzione», ha affermato il leader della Cisl, Luigi Sbarra. Molto duro anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: «A uccidere è il sistema di appalti, subappalti, precarietà. Un modello di impresa fondato su appalti, subappalti e precarietà è un modello che uccide». I sindacati continuano a chiedere sicurezza sul lavoro. “O cambiano le cose o proseguiremo a oltranza con le mobilitazioni, per rivendicare la sicurezza nei cantieri – affermano i segretari generali di Fillea, Filca e Feneal Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo – Con questa nuova tragedia, si certifica una situazione di emergenza e di stato di guerra. Qui i morti sul lavoro si stanno moltiplicando giorno dopo giorno”.
PIERO CERAULO Segretario Generale Fillea Cgil Palermo